Se avete deciso di visitare Nairobi e di spendere un paio di giorni nella capitale del Kenya, allora sicuramente un contatto con gli animali della savana e con almeno uno dei 5 grandi, dovrete pianificarlo per visitare l’orfanotrofio degli elefanti.
Poco fuori Nairobi, a poco meno di un’ora di macchina troviamo due parchi dedicati alla salvaguardia degli animali vittime del bracconaggio, uno di questi è quasi interamente dedicato al supporto degli elefanti.
David Sheldrick wildlife trust
Andiamo per ordine di priorità: questo parco ha un numero di accessi limitato per non disturbare eccessivamente i cuccioli di elefante, per cui richiede che vi presentiate lì davanti massimo alle 8.30 del mattino o rischiate di non entrare.
Qui vengono salvati e allattati i cuccioli di elefanti rimasti orfani per colpa delle brutali attività di bracconaggio.
In questo momento della propria vita, uno dei grandi della savana è solo un piccolo indifeso.
Cosa rende speciale la visita?
A ciascuno il suo, ma di certo l’emozione di trovarsi a contatto con un animale tanto importante e, in quel momento tanto indifeso, riempie il cuore.
Le guide vi avvertiranno di una cosa: gli elefanti sono come bambini piccoli. Vorranno giocare, e saranno socievoli: potrete toccarli e sfiorarli, ma non inchinatevi se non volete che l’elefantino, vi si butti addosso per gioco (pesano già fino oltre i 200kg)
Lo spettacolo ha una funzione molto importante: educare i ragazzi al rispetto di questa specie. Gli elefanti sono testimoni e memento della brutalità dei bracconieri che, per futili motivi (l’avorio), uccidono gli adulti e abbandonano i piccoli a loro stessi.
Se da un lato le guide nutrono con spettacolari gag e scenette gli irruenti elefantini, dall’altro, di ciascuno raccontano le storie che li caratterizzano.
non sono mai storie divertenti.
Il tour, edificante, toccante e divertente, adatto anche ai più piccoli, con le dovute cautele dei genitori, si conclude nella boutique i cui fondi vengono interamente devoluti al mantenimento del parco: potete anche adottare un elefante finché non raggiungerà l’età per il reinserimento in natura, dove, pian piano si dimenticherà di nuovo dell’uomo, tornando completamente selvatico.